(Adnkronos) - Frutto squisito, originario del Giappone, il kaki è protagonista della stagione autunnale e ad esso l'odierna puntata de Il Gusto della Salute, la rubrica online condivisa da Adnkronos Salute, nella quale a cura del team specialistico coordinato dall'immunologo Mauro Minelli, della Fondazione per la Medicina Personalizzata, vengono analizzate e descritte le diverse proprietà nutrizionali e salutistiche degli alimenti. "Dal Giappone, questa pianta si è progressivamente diffusa in tutto il mondo e in Italia, in particolare, è arrivata nella seconda metà dell'ottocento - ricorda Minelli - Molte sono le leggende legate alla bontà di tale frutto ma, ben oltre la leggenda, rimane alla storia la capacità del kaki di essere l'unica pianta a sopravvivere all'esplosione atomica del 9 agosto 1945 sulla città di Nagasaki, ciò che gli ha fatto meritare il titolo di “albero della pace". "Quel che l'analisi nutrizionale mette subito in evidenza è la grande quantità di acqua contenuta nel kaki, oltre al suo ricco patrimonio di zuccheri semplici - e dunque immediatamente assorbibili - come glucosio e fruttosio che, se da un lato, sono in grado di offrire importanti vantaggi in termini energetici, dall’altro - precisa l'immunologo - risultano essere alquanto nocivi per le persone diabetiche. Ulteriori dotazioni del kaki sono anche fibre, vitamine A e C, sali minerali come il potassio, il calcio e il fosforo, e diversi antiossidanti naturali". Sul piano salutistico, al già citato effetto energizzante che rende il kaki frutto particolarmente vantaggioso per chi pratica sport o per chi sia in convalescenza o in preda a momenti di calo psicofisico, diverse altre sono le proprietà benefiche che questo frutto è in grado di offrire. "In ragione dell'alto contenuto di acqua, potassio e fibre, il kaki svolge una preziosa azione diuretica, drenante e, depurativa, oltre a promuovere un importante effetto lassativo, quando maturo; perché se acerbo, in ragione dell’elevata presenza di tannini, il kaki è ideale per arrestare la diarrea", avverte Minelli. "Per via dell'alto contenuto di vitamina C e betacarotene, importante precursore della vitamina A e importante sostanza antiossidante, il kaki sostiene il nostro sistema immunitario e lo aiuta a contrastare infezioni di vario genere. Inoltre - osserva - l’importante dotazione di flavonoidi e polifenoli, tra i quali soprattutto l’acido betulinico, è strategica per rallentare l'invecchiamento cellulare svolgendo una preziosa funzione anti-radicali liberi. A potenziare l’attività antinfiammatoria intervengono anche le catechine abbondantemente presenti in questo frutto, capaci di esercitare pure funzioni antiemorragiche e, con il supporto aggiuntivo di potassio, magnesio e zinco, spasmolitiche". "I kaki sono alleati dello stomaco, visto che, una volta mangiata, la loro polpa è in grado di alleviare gli effetti dei succhi gastrici, apportando considerevoli benefici ai soggetti che dovessero soffrire di cattiva digestione o di gastrite. Soprattutto se mangiati a fine pasto, grazie alle fibre in essi contenute, i kaki sono in grado di frenare l’assorbimento del colesterolo, così abbassando soprattutto i livelli ematici del cosiddetto colesterolo cattivo e, dunque, svolgendo un'azione preventiva a favore del distretto cardiocircolatorio. Grazie al contenuto di licopene e betacarotene, il kaki svolge una straordinaria azione anti-age sulla pelle, proteggendola e prevenendo la comparsa di rughe. Utile sarebbe l’impiego di maschere a basa di polpa di kaki anche nel trattamento dell’acne. Pochissime le controindicazioni, eccezion fatta per l'esclusione del kaki dalla dieta delle persone diabetiche o in sovrappeso. In qualche caso il consumo di questo frutto può, però, interferire con l'azione dei farmaci anti ipertensivi, considerando la sua attitudine ad abbassare la pressione sanguigna", conclude Minelli.