Accesso alle cure per malati cronici, nuovi scenari e nuove sfide

Askanews 2024-03-25

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Milano, 25 mar. (askanews) - Nella legge finanziaria è indicato un mandato chiaro relativo alla riprogettazione dei flussi di distribuzione dei farmaci sul territorio, con focus particolare su alcune categorie di farmaci, con l'obiettivo di migliorare e semplificare l'accesso alle terapie in ottica di prossimità e di maggior sicurezza, con particolare riguardo ai pazienti cronici. Per ragionare, anche in termini pratici e concreti, su queste tematiche Motore Sanità ha organizzato un webinar con diversi specialisti. Tra i sostenitori dell'evento anche la SISA, Società Italiana per lo Studio dell'Aterosclerosi"La nostra posizione - ha spiegato il presidente Alberico Catapano - riguarda il fatto che si dia carico in prossimità verso più strutture di prossimità, non soltanto a livello ospedaliero della possibilità di prescrivere anche farmaci che entrano in zone ristrette. In questo modo i pazienti avranno modo di accedere meglio alla terapia e di modo più rapido. È chiaro che non si può pensare di dare tutto a tutti in un ambito in cui le risorse sono limitate, ma qui entra la responsabilità e l'educazione e il coinvolgimento dei pazienti".L'evento è stato anche l'occasione per mettere in luce alcune esperienze territoriali, come quella della Liguria. "Quella di garantire l'accesso - ha detto Barbara Rebesco, direttore della Struttura complessa per le Politiche del Farmaco dell'Azienda Ligure Sanitaria - è la mission centrale di ogni struttura regionale di politiche del farmaco. E diciamo, nel caso poi di pazienti cronici, garantire l'accesso significa promuovere l'aderenza e quindi come assicurare il miglior risultato delle cure e perciò di fatto anche abbattere tutta una serie di costi sociali e anche economico-finanziari dovuti alla non aderenza delle cure e al non buon risultato dei trattamenti". Se la riduzione dei costi è un imperativo per tutte le regioni, il discorso verte anche sull'ottimizzazione delle procedure sia dal punto di vista dei cittadini, sia di chi deve gestire la sanità a livello locale. E per questo la SISA sottolinea una duplice necessità: "Da una parte - ha aggiunto Catapano - una distribuzione che permetta meglio al cittadino di accedere e dall'altra una migliore capacità nostra di discernere chi sono le persone che ne hanno bisogno". Altro punto importante per garantire un ulteriore accesso alle cure è quello della maggiore disponibilità di strutture sul territorio. "Proprio per garantire l'accesso che è legato all'equità e all'uniformità, noi abbiamo messo in atto dei modelli organizzativi che prevedono il coinvolgimento delle farmacie territoriali, proprio in virtù della capillarità che le farmacie territoriali assicurano".In ogni caso dal webinar è emerso che nel progetto riorganizzativo si dovrà tener conto della eventuale crescita della spesa nel breve termine; inoltre sarà molto importante vedere un'applicazione omogenea nel territorio nazionale di quanto previsto in finanziaria, per non creare differenze di accesso tra le diverse regioni.

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