Port Moresby, 27 mag. (askanews) - Una tragedia di proporzioni apocalittiche. Un'enorme frana ha seppellito alcuni villaggi in Papua Nuova Guinea, un primo bilancio parlava di circa 700 morti ma col passare delle ore, sembra che le vittime rimaste schiacciate da fango e acqua siano 2.000. Il terreno a distanza di due giorni continua a franare. L'acqua scorre e questo sta creando un rischio enorme per tutte le persone coinvolte e per i soccorritori, ha comunicato il centro nazionale disastri del Paese all'ufficio Onu di Port Moresby. La montagna è venuta giù in pochi secondi travolgendo e seppellendo nel fango sei villaggi.Ci sono oltre mille persone sfollate, con gli orti e le riserve idriche locali quasi completamente spazzati via. La gente sta usando bastoni, vanghe e grandi forche agricole per rimuovere i corpi sepolti sotto terra anche se al momento sono stati rinvenuti solo pochi cadaveri perché la massa di terra è molto spessa e scivolosa. La frana infatti ha accumulato detriti fino a 8 metri di altezza in un perimetro pari a 4 campi di calcio.La Papua Nuova Guinea ha uno dei climi più piovosi del mondo, con gli acquazzoni più pesanti concentrati negli umidi altipiani interni del paese.