Un traguardo che è un sospiro di sollievo e, insieme, un messaggio di speranza per migliaia di donne. Carla Bruni ha annunciato la fine della terapia ormonale, un percorso durato cinque anni e iniziato subito dopo la diagnosi di cancro al seno ricevuta alla fine del 2019. La cantante e modella ha scelto di condividere questo traguardo non solo per celebrare la propria guarigione, ma per ricordare quanto la ricerca scientifica sia stata determinante nel suo percorso. Ma cos’è esattamente la terapia ormonale alla quale si è sottoposta? E quali sono gli effetti collaterali?
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Il traguardo di Carla Bruni: l’annuncio della fine delle cure
Con un post carico di emozione pubblicato sui propri canali social, Carla Bruni ha scandito i tempi della sua vittoria. «Oggi, sabato 20 dicembre 2025, termino 5 anni di terapia ormonale dopo aver ricevuto, alla fine del 2019, una diagnosi di tumore al seno», ha scritto la moglie di Nicolas Sarkozy. L’ex première dame, oggi 57enne, ha ripercorso le tappe fondamentali del suo iter terapeutico: «Chirurgia, radioterapia, terapia ormonale: questo è il percorso che dobbiamo affrontare per guarire da questo tipo di cancro». La sua gratitudine è andata immediatamente ai medici che l'hanno seguita, sottolineando come la loro competenza e umanità siano state preziose durante questa prova durata un lustro.
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Cos’è la terapia ormonale e perché è fondamentale per guarire
Ma in cosa consiste esattamente questo trattamento? Circa il 70% dei carcinomi mammari è "ormonosensibile", ovvero presenta recettori che utilizzano gli estrogeni per crescere. La terapia ormonale agisce bloccando questi stimoli, impedendo agli ormoni di raggiungere le cellule cancerose. Come precisato dai protocolli AIRC, l'obiettivo primario è ridurre drasticamente il rischio di recidiva, proteggendo l'organismo negli anni più critici dopo la diagnosi. È un pilastro della cura "adiuvante" che Carla Bruni ha difeso con vigore: «Nonostante i suoi effetti collaterali piuttosto aggressivi, sono grata alla scienza per aver inventato la terapia ormonale: protegge efficacemente dalle ricadute, comuni negli anni successivi alla diagnosi».
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Gli effetti collaterali del trattamento e il coraggio di tenere duro
Il percorso, tuttavia, non è stato privo di ostacoli. La terapia endocrina può comportare disturbi significativi come vampate di calore, dolori articolari, stanchezza e sbalzi d'umore, effetti che Carla Bruni ha definito impegnativi. Eppure, il suo incoraggiamento alle altre pazienti è netto: «Voglio dire a tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione di tenere duro: certo, la terapia ormonale è un trattamento piuttosto impegnativo, ma la sua efficacia può salvarvi la vita». La cantante ha spiegato che, sebbene sia stata una prova di resistenza fisica e psicologica, il beneficio terapeutico giustifica ogni sforzo compiuto.
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L’appello di Carla Bruni: «Fate prevenzione»
L'ultimo pensiero di Carla Bruni è rivolto a chi può ancora giocare d’anticipo. La diagnosi precoce rimane infatti la variabile che più di ogni altra cambia il destino di una paziente. «Voglio dire ancora una volta a tutte le donne che leggeranno questo post di non esitare a sottoporsi allo screening, se possibile ogni anno», è l'esortazione finale di Carla. Una diagnosi tempestiva permette spesso cure meno invasive e percentuali di guarigione altissime, trasformando una malattia potenzialmente letale in una sfida che, come nel suo caso, può essere vinta definitivamente.