Ruoppolo Teleacras - Operazione Aut Aut

Bestiacane 2012-09-21

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Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 23 febbraio 2012.
Blitz dei Carabinieri e della Procura di Agrigento. 15 arresti a Licata. Sgominato un presunto racket delle aste giudiziarie. Tra i capi di imputazione anche armi e droga.
Ecco il testo :
E' l' inchiesta cosiddetta "Aut Aut", che tradotto dal latino e' " questo o quello ". E a Licata sarebbe stato inteso cosi' : " ehi, tu, giudice, avvocato, o anche commerciante, imprenditore, cittadino, allora...un immobile e' all'asta giudiziaria, al Tribunale, attenzione, aut aut, o questo o quello, o si procede cosi', come conviene a noi, altrimenti scateniamo gli attentati, e bada bene che siamo anche armati ". Blitz dei Carabinieri della Compagnia di Licata, capitanati da Massimo Amato, del Comando provinciale dell' Arma, pilotato da Riccardo Sciuto, e della Procura di Agrigento, agli ordini di Renato Di Natale e Ignazio Fonzo, e tramite i sostituti Lucia Brescia e Andrea Bianchi. 15 indagati di Licata sono stati arrestati. Tra i capi di imputazione vi sono turbata liberta' degli incanti, turbativa d' asta giudiziaria, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi, minacce, e attentati incendiari soprattutto a danno di avvocati. Poi, anche un tentato omicidio, a carico di Vincenzo Amato, perche', nel febbraio 2010, avrebbe colpito piu' volte con un bastone tale Claudio Bellia, impegnato in una mediazione immobiliare. In manette Angelo Consagra, 42 anni, Vincenzo Amato, 26 anni, Angelo Antona, 46 anni, Angelo Massaro, 44 anni, Ottavio Giuseppe Amato, 57 anni, Alessio Gueli, 36 anni, Michele Vedda, 29 anni, Orazio Candiano, 29 anni, Gaetano Castagna, 24 anni, Claudio Catania, 24 anni, Antonio Oliveri, 27 anni, Giuseppe Lombardo, 65 anni, Antonio Cannizzaro, 47 anni, Gerlando Di Carlo, 24 anni, e poi Angelo Amato, 30 anni, di Gela. Ad altri tre licatesi e' stato notificato l'obbligo di dimora. Si tratta di Bartolo Consagra, 37 anni, imprenditore edile, Giorgio Candiano, 55 anni, di Modica e residente a Licata, e Angelo Candiano, 32 anni. Nel mirino delle indagini vi e' una raffica di attentati intimidatori perpetrati tra il 2010 e i primi mesi del 2011, a danno di avvocati e non solo. Incendi, poi anche il recapito di lettere anonime contenenti minacce di morte, e aggressioni fisiche usando violenza. Il tutto legato alle attivita' professionali delle vittime. Il presunto gruppo criminale, appena sgominato, si sarebbe avvalso di armi e munizioni. E per addestrarsi e provare le armi, alcuni, ed in particolare Vincenzo e Angelo Amato, avrebbero sparato contro i cartelli stradali ed anche contro i cani. Infatti, sono stati scoperti due cani uccisi e tanta segnaletica stradale crivellata a colpi d'arma da fuoco. Procura e Carabinieri contestano numerosi episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, comprate nel catanese, e poi consumate al dettaglio nel licatese. Il riferimento del business della droga sarebbe stato Vincenzo Amato, insieme ad Alessio Gueli e Michele Vedda. L' inchiesta ha svelato che il Tribunale di Agrigento, nel settore delle esecuzioni immobiliari, avrebbe subito tentativi di gravissimi condizionamenti nell'ambito delle aste per la vendita degli immobili sottoposti alle procedure esecutive. La Procura di Agrigento rileva da una parte la pericolosita' del tentativo di condizionamento, perche' compiuto da persone di spessore criminale, in possesso di armi, e dall'altra, in netta contrapposizione, l'assoluto valore morale e professionale dei Giudici impegnati nella trattazione dei procedimenti esecutivi. I magistrati non hanno mai palesato alcun timore o titubanza a svolgere le proprie funzioni con il massimo rigore, anche provocando, in alcuni casi, le ire degli indagati che non hanno esitato a rivolgere minacce o ingiurie ai giudici o direttamente o per terza persona...intervista a Riccardo Sciuto.

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