Possibile che lo slancio dell’economia cinese si sia già esaurito? A vedere i numeri riferiti ai primi quattro mesi di questo 2014, quantomeno si può parlare di rallentamento.
Ad aprile la produzione industriale è cresciuta dell’8,7% rispetto all’anno scorso, sotto le attese. Discorso identico per le vendite al dettaglio, avanzate solo dell’11,9%.
Ma a spaventare sono soprattutto i segnali di raffreddamento in arrivo dal mercato immobiliare, considerato un pilastro dello sviluppo cinese a causa dell’indotto.
Le vendite di proprietà sono calate e i nuovi investimenti in beni immobili hanno registrato una frenata, nonostante la spinta da parte del governo.
“Osservando la media degli ultimi due anni – dicono però dall’Ufficio nazionale di statistica – il volume degli investimenti è ancora grande e in crescita stabile”.
Secondo le indiscrezioni di stampa, la banca centrale cinese starebbe correndo ai ripari, chiedendo agli istituti di accelerare l’erogazione dei mutui.
Inamovibili, invece, i vertici di Pechino, i quali continuano a ripetere che non lanceranno nuovi pacchetti di stimolo su larga scala, ma solo misure mirate in grado di stabilizzare la crescita annuale intorno all’obiettivo del 7,5%.