http://www.pupia.tv - Napoli. Giovedì 14 agosto il premier Matteo Renzi sarà a Napoli per firmare gli accordi su Bagnoli, a testimoniare l’impegno che il governo intende mettere in campo per il capoluogo campano e per il Sud. E dalla città parte una lettera-appello al capo del governo, già consegnata, intanto, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Tra i punti evidenziati nel documento - sottoscritto da oltre 160 personalità del mondo accademico, delle professioni, dell’impresa, e da una ventina di enti e associazioni, riuniti nel movimento “Noi per Napoli” - le richieste di interventi per il centro storico, le periferie, il porto e la “Terra dei Fuochi”. La premessa è che Napoli vive un “irreversibile declino”, un declino che “viene da lontano” riconoscono i firmatari dell'appello, tra i quali Paola De Vivo, Pasquale Persico, Franco Amarelli, Umberto Ranieri, Lida Viganoni, Mario Bartiromo, Paolo Frascani. Ricondurre i mali della città agli ultimi tre anni sarebbe fuorviante – sottolineano i firmatari - poiché hanno radici vecchie e responsabilità più o meno antiche. Sono stati ereditati, non nascono oggi. È il caso delle periferie, di Scampia, di Napoli Est, del porto, dell'abbandono del centro storico, dei rifiuti e dei veleni della terra dei fuochi. E ovviamente di Bagnoli, in ritardo di ben venti anni, una macchina mangiasoldi che ha bruciato miliardi di lire e milioni di euro, spesso usata per riciclare il “trombato” di turno. (11.08.14)