Migliaia di migranti sono ancora bloccati a Horgos, in territorio serbo, nella terra di nessuno al confine ungherese, sigillato dalle autorità di Budapest con una barriera di filo spinato. Da ieri è in vigore la nuova legge che punisce con l’arresto l’ingresso illegale in Ungheria. Oltre 170 persone sono già state arrestate e oggi sono iniziati i processi. Alcuni migranti hanno accettato di recarsi nel centro d’accoglienza di Kanjiza, per poter dormire al riparo, ma molti hanno preferito restare all’addiaccio.
“Siamo affamati e proviamo rabbia – dice il rifugiato siriano Ahmed Rashid Yousef -. Tutti stanno soffrendo. E resteremo qui su questa strada finché non sarà riaperta la frontiera”.
Il ministro dell’interno serbo Nebojsa Stefanovic si è recato in visita al confine,affermando di volersi mettere in contatto oggi con le autorità ungheresi per tentare di sbloccare la situazione.
“Il nostro obiettivo – ha detto – è di garantire sicurezza alla Serbia, ma anche prenderci cura di q