Con più del 54% dei consensi Klaus Iohannis, a sorpresa, ha sconfitto il super-favorito della vigilia, il premier in carica Victor Ponta.
Iohannis fa parte della minoranza tedesca della Transilvania, è apprezzato sindaco di Sibiu.
Il 55enne esperto di fisica ha raggiunto i suoi sostenitori nel centro di Bucarest. Stavano protestando per il caos del voto all’estero, ma è rapidamente diventata festa.
Iohannis, apertamente appoggiato da Angela Merkel, pensa di poter portare la Romania a contare di più:
“Penso che questa vittoria consoliderà i rapporti con i nostri partner tradizionali, gli Stati Uniti, la NATO, l’Unione europea. E di sicuro questo porterà vantaggi per la sicurezza regionale”.
Dal canto suo Victor Ponta ha ammesso la sconfitta a spoglio ancora ampiamente in corso, quando il ritardo era appena di un punto e mezzo. Ma probabilmente contava già sul risultato degli elettori all’estero:
“Voglio ringraziare tutti i romeni che hanno votato, voglio dire che il popolo ha sempre ragione. Ho chiamato il signor Iohannis e mi sono congratulato con lui per la vittoria. Io e i miei colleghi, finché occuperemo posizioni pubbliche, faremo il nostro dovere per il Paese”.
Il socialdemocratico Ponta, ex giudice di origini siciliane, non intende dimettersi da premier e proseguirà quindi la difficile coabitazione con un presidente di centro-destra. Il protestante Iohannis ha promesso lotta alla corruzione. I suoi sostenitori gli chiedono, per ora, almeno la “depontaminazione”.