Scambio di accuse tra l’esercito ucraino e i ribelli filorussi sulla responsabilità della strage che giovedi mattina ha causato 13 vittime. Nel mirino dei tiri di obice, a Donetsk, un autobus urbano.
I separatisti hanno catturato una ventina di soldati dell’esercito di Kiev, e li hanno tradotti all’interno dell’aeroporto internazionale, da ieri abbandonato dagli ucraini nelle mani degli insorti.
Gli uomini di scorta non hanno evitato che i prigionieri, in abiti civili, venissero aggrediti da numerose persone.
Alla scena sarebbe stato presente il presidente della autoproclamata repubblica di Donetsk, il quale avrebbe istigato la folla a colpire.
Nelle ultime 24 ore nelle province dell’Est si sono contati almeno 41 morti, tra civili e militari. Secondo un portavoce dell’Osce, almeno 5.000 persone hanno trovato la morte nel conflitto civile cominciato lo scorso aprile, ed altre 10.000 sono rimaste ferite.